Glossario ugandese per aspiranti volontari
Dario Zaganelli
30 November 2021

Passare una decina di giorni in Uganda per il nostro boot camp permette anche di avventurarsi per le strade di Kampala e scoprire la città.

Kampala, con i suoi vivaci mercati, i suoi mille colori sgargianti, ma anche quartieri poverissimi come la bidonville di Namuwongo – che sorge letteralmente sopra i binari del treno – e tutti gli usi e costumi della gente che anima la capitale ugandese.

La curiosità del nostro gruppo è sempre stata il motore che ci ha spinto – dopo tante ore di incontri, riunioni e decisioni da prendere – a non fermarci e a conoscere il più possibile la città che i coloni inglesi rinominarono “la collina delle gazzelle” o degli impala per la precisione. 

Questo nome, tradotto in Luganda (vedremo tra alcune righe qualche spiegazione a questo proposito) diventa per l’appunto, Kampala

Nelle nostre passeggiate e durante il nostro soggiorno abbiamo collezionato un glossario, non esaustivo, di termini, espressioni, animali e tanto altro che il lettore potrà trovare qui di seguito.

Buona lettura e perdonate se qualche definizione presenterà alcune licenze poetiche!

ACACIA MALL

Memorizzate questo nome e non dimenticatelo mai più. L’Acacia Mall è il centro commerciale più noto di Kololo, il quartiere del Bushpig. Tutto a Kololo si misura a partire dall’Acacia Mall. Il sole non tramonta ad ovest, ma tramonta dietro l’Acacia Mall. Volete una SIM ugandese? Beh andate all’Acacia Mall. Dovete cambiare soldi? Insomma, avete capito. 

E se invece avete ancora dei dubbi…andate all’Acacia Mall!

BAHA’I

Religione monoteistica creata secondo i precetti di Bahá’u’lláh. Alla base dei suoi insegnamenti vige il concetto di unità. Unità della razza umana ed unità delle religioni, che discenderebbero tutte, benché attraverso messaggeri diversi, da un medesimo Dio universale. Insomma, senza addentrarsi ulteriormente nella teologia, consigliamo una visita al tempio Baha’i di Kampala, chiamando così a raccolta tutti i profeti disponibili, per essere sicuri di non sbagliare, al fine di assicurarsi un “boding” (l’arte di usare il boda) il più sicuro possibile!

BANTU, BUGANDA e mooolto altro

Se abbiamo capito bene, la popolazione ugandese è suddivisa in 4 gruppi etnici di cui quello predominante si chiama Bantu. Ogni gruppo etnico è poi suddiviso in tribù, per un totale di 56! Una delle tribù che storicamente ha avuto importante peso politico è quella dei Baganda, che occupava la regione che oggi comprende anche Kampala e che veniva chiamata Buganda. La tribù dei Baganda parla un dialetto che si chiama Luganda. Insomma, per sintetizzare, i Baganda di Buganda in Uganda parlano il Luganda. Quando lo avrete ripetuto trenta volte senza sbagliare, otterrete il visto per entrare nel Paese.

BODA BODA

Imprescindibile. Questa moto dalla accogliente sella, per due persone di norma, ma anche per polli, scale, sedie, oggetti di antiquariato di vario tipo, secchi di vernice per il cantiere e tutto ciò che vi viene in mente, ha un’altra caratteristica: pare essere indistruttibile. Si posizionerebbe, in una ipotetica scala di resistenza, a metà tra il Nokia 3310 e la Panda. I boda drivers, dopo lunga contrattazione sulle tariffe, si gettano a capofitto tra le strade sterrate di Kampala, evitando buche, tubature, veicoli in contromano (ammesso che un senso di circolazione ci sia) e via dicendo. Su richiesta, proveranno a formare un gruppo compatto per assicurarvi di arrivare alla meta tutti insieme al grido di “Tugende”, ovvero “andiamo!”. Prima di salire su un boda, potrebbe essere una buona idea fare una immersione religiosa in un tempio Baha’i. Vedasi la voce corrispondente per capire il perchè.

BUSHPIG

Il quartier generale di Startup Africa Roadtrip! E molto di più. Questo ostello è il vero punto di ritrovo della zona ed offre le migliori colazioni del quartiere. Basta non avere l’assurda pretesa di mangiare esattamente ciò che si era ordinato! Vedere la definizione successiva.

(LO STAFF DEL) BUSHPIG

next generation africa

Finalmente possiamo dirlo: lo staff di Startup Africa Roadtrip adora quello del Bushpig! L’atmosfera del quartiere generale è un gioioso mix di gentilezza, simpatia, grandi sorrisi e volontà di aiutare tutti, ma proprio tutti. Anche i personaggi più “vivaci” (almeno da orario aperitivo in poi) del nostro team! Ogni tanto però, come tutti gli artisti che si rispettino, i nostri amici del Bushpig ci stupiscono con variazioni sul tema rispetto alle nostre, a volte disordinate, richieste. E come biasimarli dopotutto, noi Mzungu abbiamo spesso bisogno di una mano….. Mzungu hai detto?

MARABOU

Enorme e rumorosissimo uccello che vi sveglierà ripetutamente la mattina molto presto. Come se il vostro compagno di stanza che russa come un trattore (ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale) non disturbi già abbastanza il vostro sonno. Questo incrocio tra una cicogna, un pellicano e probabilmente uno pterodattilo, viene soprannominato “the undertaker” non per la stazza da wrestler, ma per il piumaggio che ricorda la livrea di un becchino. Un meraviglioso segno di buon augurio insomma. Benvenuti!

uganda kampala

MATOOKE

Il matooke (o matoke) è il prodotto della lavorazione dei frutti del platano, simili a grandi banane verdi, che vengono lasciate bollire avvolte nelle foglie della suddetta pianta. Il risultato è simile ad un puré, un po’ più denso, che ha la caratteristica principale di poter accompagnare qualsiasi altra pietanza che possa venirvi in mente. Pollo e matooke, pesce e matooke, frutta e matooke…il matooke sta bene con tutto! E se mai doveste sentirvi un po’ appesantiti dalle generose porzioni locali, non c’è mica problema, hanno inventato il Waragi apposta! Anche qui, vedasi la voce corrispondente per scoprirne il motivo.

MZUNGU

“Hey Mzungu!” vi sentirete chiamare tra le strade di Kampala. E si, staranno chiamando voi! Letteralmente, la parola identifica qualcuno che si guarda intorno o che va in giro senza una chiara idea di quello che sta facendo. Il fatto che oggi identifichi noi uomini dalla pelle bianca fa capire quanto dobbiamo sembrare un po’ strani e con le idee parecchio confuse agli occhi dei locals!

ROLEX

Quando in Uganda sentirete parlare di Rolex, sappiatelo, non vi stanno indicando dove comprare il celebre orologio svizzero. Ma molto di meglio! Questo buonissimo rotolo con uova e vegetali vari avvolti nel chapati si fa sempre apprezzare da chi lo prova. Osservazione divertente: tutti coloro che conoscerete a Kampala sapranno indiscutibilmente indicarvi dove trovare il miglior Rolex della città! Ed incredibile ma vero, non sarà mai lo stesso posto. Questo ci porta ad una inevitabile conclusione: tutti i Rolex di Kampala sono buonissimi!

TERRA ROSSA

Kampala è veramente una tavolozza di colori. La vivacità delle stoffe variopinte, i colori della frutta e le carene scintillanti dei boda boda sono però attenuate da uno strato onnipresente di terra rossa che sembra ricoprire qualunque cosa si muova attorno a voi. Vi si attaccherà alle suole delle scarpe e sarà difficile farla andare via. Che è un po’ quello che succederà anche nelle vostre teste, con i ricordi di questo viaggio che vi accompagneranno per molto tempo!

WARAGI

O “war gin” come lo definivano i coloni inglesi, visto che lo bevevano prima di andare in battaglia. È il distillato nazionale ugandese! La sua composizione varia a seconda della regione e della disponibilità di manioca o banana. Non c’è molto altro da aggiungere, se non che il team Startup Africa Roadtrip appoggia la candidatura del Waragi come prossimo sponsor del bootcamp!

Pin It on Pinterest

Share This